APNEA NOTTURNA
L’apnea nel sonno è un disturbo caratterizzato da interruzione intermittente del flusso dell’aria durante il sonno, della durata di 10 secondi o più. L’apnea può essere di tipo Centrale, molto rara, dovuta ad una interruzione temporanea dello sforzo respiratorio causato dalla interruzione dell’impulso nervoso che regola la respirazione; di tipo Ostruttivo ( OSAS ) ed è la forma più frequente, dovuta ad una temporanea ostruzione del flusso aereo che a livello delle vie respiratorie superiori, con sforzo respiratorio normale, che provoca una una interruzione intermittente del flusso aereo. Infine esistono dei casi misti in cui una OSAS si associa ad un problema di tipo neurologico.
I sintomi tipici sono il russare, la sonnolenza durante il giorno, la cefalea mattutina, il sonno agitato con frequenti risvegli notturni.
Un caso a sè è rappresentato dalla sindrome Obesità-Ipoventilazione detta di Pickwick ( OHS ). Questa malattia prende il nome da un indimenticabile personaggio della novella “ il club Pickwick “ di Charles Dickens, di nome Joe, pubblicata nel 1837.
Joe era un ragazzo notevolmente grasso , consumatore di grandi quantità di cibo , che cadeva addormentato in qualsiasi situazione e a qualsiasi ora del giorno, anche durante una cerimonia militare “….‘Tutti erano eccitati, meno il ragazzo grasso, il quale se la dormiva saporitamente come se il tuonar del cannone fosse stata la sua ninna nanna… ’’ (Capitolo IV, p. 30). Vi è una relativa incapacità dei centri respiratori del tronco encefalico a rispondere all’aumento nel sangue dell’anidride carbonica e al contrario all’abbassamento dei valori di ossigeno, aumentando gli atti respiratori. Le cause sono da ricercare in fattori neuro-ormonali e meccanici associati alla condizione di obesità. La conseguenza è una riduzione cronica della ventilazione polmonare. Si stima che il 30% dei pazienti obesi presenti una sindrome di Pickwick con ipoventilazione polmonare, mentre dal 10 al 38% dei pazienti affetti da OSAS hanno una sindrome di Pickwick associata.
Nel paziente con sospetta OSAS si deve eseguire un esame completo della testa e del collo unitamente ad altri esami se si sospettano disturbi come il cuore polmonare o l’ipertensione. Si deve esaminare il naso per identificare una eventuale ostruzione dovuta a deviazioni del setto nasale, ipertrofia dei turbinati, rinite allergica, poliposi nasale, etc. Occorre valutare il cavo orale alla ricerca di tonsille ingrossate, palato molle ridondante e flaccido, parete faringee flaccide, ipertrofia della base linguale, aumento in toto del volume della lingua (macroglossia). Eventuale anomalie mandibolari e il collo taurino sono fattori favorenti.
Occorre sempre completare la visita otorinolaringoiatrica con la fibrolaringoscopia che ci consente di esaminare le strutture che sfuggono alla semplice visita otorinolaringoiatrica (porzioni posteriore delle fosse nasali, rinofaringe, ipofaringe e laringe), e di effettuare il test di Muller che ci consente di avere un indice della lassità delle pareti faringee e quindi del loro grado di collasso durante l’inspirazione .
L’esame fondamentale per lo studio dell’ OSAS è la Polisonnografia che comporta una registrazione simultanea durante il sonno di più parametri.